giovedì 14 gennaio 2021

Quando l'oggetto racconta una storia

All'interno dei libri e dei racconti sono sempre presenti molti oggetti che compiono le funzioni più disparate. Christopher Vogler nel suo  saggio "Il viaggio dell'eroe", attraverso il quale ricostruisce gli aspetti comuni a tutte le narrazioni, identifica l'oggetto o strumento magico come elemento fondamentale a supporto dell'eroe nella narrazione. Ci sono però narrazioni nelle quali l'oggetto diventa il protagonista e la chiave di volta di tutta la storia.
Il romanzo di Tolkien "Il signore degli anelli" è un lampate esempio di come un semplice oggetto come un anello possa dare vita ad una narrazione lunga e complessa. Il manufatto è un semplice anello, tuttavia perfetto in ogni aspetto e, al contrario degli altri Anelli del Potere, non presenta alcuna gemma o cesellatura evidente. Ciò fu voluto espressamente da Sauron, che in questo modo tentò di dissimulare il più potente dei Grandi Anelli sotto un'apparenza umile. Sebbene normalmente sia perfettamente liscio, quando è rovente mostra, sotto forma di linee incandescenti, una scritta in caratteri Tengwar nella lingua di Mordor la cui traduzione è "Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli". È costruito in oro, sebbene lavorato in modo da vanificare ogni tentativo di distruggerlo o anche solo di scalfirlo; esiste infatti un unico modo per distruggerlo: sottoporlo all'immenso calore con cui fu forgiato, condizione che in tutta la Terra di Mezzo si presenta solamente nella lava del Monte Fato. Proprio questa sua ultima peculiarità porterà all'esigenza del viaggio di Frodo per distruggerlo e alla nascita di tutta la storia.

lunedì 4 gennaio 2021

#28-La sintesi fiale

Abbiamo iniziato questo viaggio “alla scoperta del Radiometro” presentando il nostro strumento attraverso il nome e una sua immagine.  Prima di esplorare il viaggio che ha compiuto nella storia era doveroso conoscere meglio il protagonista analizzandolo e sezionandolo tramite l'anatomia e tramite il glossario, con cui abbiamo dato significato alle parole connesse al radiometro. E’ stato subito chiaro che il nostro semplice strumento, composto da poche parti e materiali semplici, è frutto di una successione di diverse teorie complesse che mescolano studi appartenenti a vari ambiti della scienza (come la chimica e la fisica dell'800 e del 900).  

Con queste basi possiamo iniziare a raccontare il viaggio del radiometro nella storia: Il 1873 è l'anno il cui l'inventore William Crookes, chimico e fisico britannico, presentò ufficialmente l’eroe del nostro viaggio al pubblico tramite dei libri e delle dimostrazioni. Nonostante la luce e le sue proprietà siano state sempre un argomento molto importante e discusso nella cultura dell'uomo, a partire dai miti antichi fino ai simboli moderni, la scoperta del radiometro non destò molto clamore infatti è usanza dedicare dei francobolli per le grandi scoperte ma questo non accadde per il nostro oggetto. Il successivo sviluppo in campo scientifico del radiometro è sancito da numerosi brevetti e dal continuo adeguamento alle normative. A livello commerciale si rivelò un affare per i costruttori poiché divenne famoso come oggetto d’arredamento anche grazie alla pubblicità, ai fumetti e alla comparsa in alcuni film. Si possono ancora trovare in vendita dei radiometri risalenti ai primi anni del 900 perfettamente integri e funzionanti con tanto di scatola, marchio e manuale d’uso. Oggi il radiometro oltre ad affascinare come oggetto di design,  ha attirato l’attenzione di alcuni artisti che lo hanno utilizzato all’interno di opere d’arte come l’istallazione Pulse e il "candelabro cinetico", o esposto in musei e Wunderkammer.

Dopo aver raccontato il viaggio del nostro oggetto fino ai giorni nostri, ci siamo concentrati sulle relazioni che ha sviluppato attraverso mappe, parole e numeri; Attraverso una mappa concettuale abbiamo rappresentato i collegamenti con vari ambiti della realtà (come lo spazio, la meteorologia, l’arte, la luce) e tramite la tassonomia siamo stati capaci di classificare i vari modelli di radiometro.  Essendo la "parola" il motore della rivoluzione cognitiva che ci ha contraddistinti rispetto agli altri esseri viventi, abbiamo assegnato una parola ad ogni lettera dell’alfabeto realizzando un abbecedario e ci siamo soffermati su alcune di queste analizzando la frequenza di utilizzo delle parole nella storia grazie ad Ngram Viewer. Anche i numeri, come le parole, hanno contraddistinto la storia e il progresso dell’umanità perciò era doveroso soffermarsi sui numeri che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo del nostro strumento.

Per comprendere a fondo tutta l’analisi e la storia del radiometro fatta nel blog è necessario “conoscere”, almeno un po’, chi ha raccontato la storia e il miglior modo è rivelarvi alcune delle mie cose personali.



giovedì 31 dicembre 2020

Le wunderkammer e gli oggetti

Le wunderkammer (in italiano "camere delle meraviglie") sono stanze in cui vengono riposti gli oggetti in modo più o meno ordinato. L'artista francese Rebecca Taber ha fatto suo questo metodo espositivo ormai desueto e descrive così la sua mostra: "Questa mostra porta il salotto o l'intera casa in un contesto riscoperto: la galleria d'arte. Da un punto di vista personale il fare, raccogliere e generare è diventato un esercizio di ricordare. Ripensare il mio rapporto con il museo e il fare arte. L'innocenza di guardare di nuovo cose che sono diventate familiari o troppo categorizzate porta a qualcosa di nuovo. In contrasto con la natura sterile e la crudezza dello spazio della "galleria bianca". "

Nella mostra sono presenti diversi dipinti contemporanei, armadietti, stampe, gioielli, oggetti di tassidermia, modelli scientifici, conchiglie, fotografie e sculture. Tra questi oggetti spuntano anche due radiometri di Crookes appesi al soffitto. 



mercoledì 23 dicembre 2020

#27-La mappa concettuale

 "La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto."

-Albert Einstein



IMPRESSIONE:
  • LUCE: proprio come il copro umano, le piante, gli animali anche il radiometro in assenza di luce smette di funzionare 
    • FOTOGRAFIA: Il mezzo su cui fissare la luce. Molti radiometri moderni forniscono delle immagini (render PC) dei dati che ricevono.
      • MAPPE: Tramite la fotografia si possono realizzare mappe sempre più dettagliate. anche tramite le foto sui satelliti (collegamento a Spazio)
  • SPAZIO: Oggi numerosi satelliti sono dotati di radiometri digitali tra le proprie apparecchiature
    • METEOROLOGIA: Il radiometro è fondamentale per studiare i fenomeni atmosferici sia da terra che dallo spazio attraverso satelliti
  • ARTE: Oggi il radiometro di Crookes viene principalmente utilizzato come oggetto di design o in opere d'arte
  • DIVERSE TEORIE: La storia dl radiometro è caratterizzata da un susseguirsi di diverse teorie prima di arrivare alla soluzione definitiva. Anche tutti gli altri elementi della mappa sonno stati o sono tutt'oggi caratterizzate da diverse teorie e implementazioni nel corso del tempo. Ad esempio la luce è stata fin dall'antichità argomento centro del dibattito dei filosofi e ancora oggi dopo numerosissime teorie che si sono susseguite l'argomento è ancora aperto sulla duplice natura onda-particella.
    • ANALOGICO-Radiometro di Crookes: frutto dei primi studi e ormai collegato solo al mondo dell'arte
    • DIGITALE-Radiometro digitale: ancora oggi viene sviluppato e implementato perchè molto utile in tanti campi della vita umana (Spazio, Meteorologia,Fotografia)

L'arte dello strumento-Kinetic Chandeliers

 L'arte è nei fenomeni invisibili!

L'artista Luke Jerram esprime la propria arte tramite installazioni, sculture e esibizioni artistiche live che stimolano la vista, i suoni e i fenomeni invisibili connessi. "E' probabilmente l'artista più famoso di cui non hai mai sentito parlare" così viene descritto da Bloomberg, nonostante numerose delle sue installazioni siano diventate famose in tutto il mondo. 

La sua opera itinerante più famosa, con più di 10 milioni di visite in 30 paesi diversi, è sicuramente "Museum of the Moon" nella quale una riproduzione in scala della luna (7mt di diametro) ci consente di osservare e contemplare somiglianze e differenze culturali in tutto il mondo perchè a seconda di dove  viene presentata l'opera d'arte , il suo significato e la sua interpretazione cambieranno. 


Nel 2008 la sua installazione "Play me, I'm Yours" ,nella quale ha posizionato dei pianoforti in giro per la  sua città, ha dato vita ad un movimento che conta oggi 2000 pianoforti (senza contare i pianoforti installati dalle numerosi organizzazioni che hanno copiato la brillante idea).

L'opera che più di tutte ci interessa è il "Kinetic Chandeliers". Un lampadario alto 5 metri composto da 665 Radiometri di Crookes che luccicano e tremolano alterando la loro velocità in base a piccoli cambiamenti delle condizioni di illuminazione. L'energia del sole viene così resa sia visibile che udibile tramite le ombre, le luci scintillanti e un suono "tintinnante" molto silenzioso. Fino a Febbraio 2021 è esposto in Belgio.


lunedì 21 dicembre 2020

L'arte dello strumeto-Pulse

Le vibrazioni e lo spazio!

Scienze, sistemica, musicologia e fisiologia, sono gli argomenti che tratta il giovane artista francese Pierre-Laurent Cassière che si concentra innanzitutto sulle esperienze percettive associate al movimento e allo spazio. In esso luce, suono e campi vibratori sono tanti materiali plastici e concettuali che connettono il corpo al suo ambiente e giocano con i limiti del percepibile.
Nell'istallazione cinematografica del 2010 intitolata "Pulse", Cassière accosta vari oggetti: un Radiometro di Crookes, una lampadina,  un laser, un amplificatore, dei trasduttori a bassa frequenza che a seconda del contesto espositivo, possono essere presentati a pavimento, a parete o appesi.. La descrizione dell'opera giunge dallo stesso autore: "Il fragile e silenzioso movimento rotatorio di un radiometro di Crookes produce potenti vibrazioni attraverso l'architettura. L'installazione si basa sul principio del suono ottico del cinema e produce pulsazioni fisiche che scuotono le pareti della sala espositiva, in sincronia con la velocità del radiometro." 

giovedì 17 dicembre 2020

#26-La chimica e l'inventore

L'oggetto più famoso e motivo per cui viene ricordato Crookes è sicuramente il radiometro ma egli fu una brillante mente della chimica e face scoperte che aprirono a studi molto piu importanti del radiometro. Nel 1861, mentre stava eseguendo esperimenti di spettroscopia, scoprì un nuovo elemento chimico che aveva la caratteristica di emettere un raggio di colore verde intenso nello spettro elettromagnetico. Chiamò questo elemento tallio dal greco antico thallos, un germoglio verde. 

Successivamente si dedicò ad una serie di ricerche sulla conduzione dell'elettricità nei gas a bassa pressione e scoprì che quando la pressione era molto bassa, il catodo sembrava emettere dei deboli raggi luminosi. Questi raggi furono chiamati raggi catodici ma in seguito si scoprì che erano dei semplici flussi di elettroni. Questa proprietà è la stessa utilizzata nei normali tubi catodici dei televisori. Crookes fu inoltre uno dei primi scienziati ad interessarsi e studiare il settore che oggi viene chiamato Fisica del plasma e all'epoca rientrava sotto gli studi della chimica più che della fisica. 

Quando l'oggetto racconta una storia

All'interno dei libri e dei racconti sono sempre presenti molti oggetti che compiono le funzioni più disparate. Christopher Vogler nel s...