giovedì 14 gennaio 2021

Quando l'oggetto racconta una storia

All'interno dei libri e dei racconti sono sempre presenti molti oggetti che compiono le funzioni più disparate. Christopher Vogler nel suo  saggio "Il viaggio dell'eroe", attraverso il quale ricostruisce gli aspetti comuni a tutte le narrazioni, identifica l'oggetto o strumento magico come elemento fondamentale a supporto dell'eroe nella narrazione. Ci sono però narrazioni nelle quali l'oggetto diventa il protagonista e la chiave di volta di tutta la storia.
Il romanzo di Tolkien "Il signore degli anelli" è un lampate esempio di come un semplice oggetto come un anello possa dare vita ad una narrazione lunga e complessa. Il manufatto è un semplice anello, tuttavia perfetto in ogni aspetto e, al contrario degli altri Anelli del Potere, non presenta alcuna gemma o cesellatura evidente. Ciò fu voluto espressamente da Sauron, che in questo modo tentò di dissimulare il più potente dei Grandi Anelli sotto un'apparenza umile. Sebbene normalmente sia perfettamente liscio, quando è rovente mostra, sotto forma di linee incandescenti, una scritta in caratteri Tengwar nella lingua di Mordor la cui traduzione è "Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli". È costruito in oro, sebbene lavorato in modo da vanificare ogni tentativo di distruggerlo o anche solo di scalfirlo; esiste infatti un unico modo per distruggerlo: sottoporlo all'immenso calore con cui fu forgiato, condizione che in tutta la Terra di Mezzo si presenta solamente nella lava del Monte Fato. Proprio questa sua ultima peculiarità porterà all'esigenza del viaggio di Frodo per distruggerlo e alla nascita di tutta la storia.

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