Il radiòmetro , in fisica e nelle sue applicazioni tecniche, è uno strumento per misurare il flusso di energia associato alla propagazione di radiazioni elettromagnetiche o elastiche (onde sonore); a seconda della lunghezza d’onda della radiazione considerata, si hanno radiometri termici (per radiazioni infrarosse), per microonde, ottici (per la luce visibile). Il radiometro a palette, di interesse ormai puramente storico, consiste in un mulinello girevole attorno a un asse verticale, formato da due o quattro lamine di mica annerite su una faccia, e racchiuso sotto vuoto in un’ampolla di vetro: l’agitazione termica delle molecole del gas residuo, più intensa in prossimità delle facce annerite (che si riscaldano in seguito all’assorbimento della radiazione), fa ruotare il mulinello con velocità tanto maggiore quanto più intensa è la radiazione stessa. Il radiometro acustico è un dispositivo utilizzato per la misurazione della pressione esercitata dalle onde sonore.
Il termine radiometro è un composto di radio- e -metro:
- radio[dal latino radius "raggio"]:Primo elemento di moltissime parole composte della scienza e della tecnica, nelle quali indica genericamente un rapporto con energia radiante o con radiazioni di natura varia
- metro [dal greco métron "misura"]:Primo oppure ultimo elemento di parole composte, nelle quali significa "misura"
Quindi letteralmente si traduce come "misura delle radiazioni".
Il termine nelle principali lingue si traduce come: Radiometer (inglese e tedesco), radiomètre (francese), ραδιόμετρο (greco), 輻射計 (cinese).
Fonti:
Nessun commento:
Posta un commento